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Philip Watch tra buon nome e dignità: l’esempio del Cape Town

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Philip Watch è un marchio che si è conquistato, nel tempo, una buona reputazione. Grazie alla dignità dei propri orologi: costruiti con progetti ben studiati, accurate realizzazioni e un giusto rapporto qualità/prezzo. Come nel caso del nuovo Cape Town

Il concetto di dignità di un prodotto è piuttosto complesso, ma anche di grande interesse. Coinvolge la capacità di usare i migliori componenti in relazione al prezzo e allora somiglia ad un buon rapporto fra prezzo e qualità. Coinvolge la reputazione, ossia la fiducia che un marchio ha saputo costruirsi nel tempo: chi non ti frega e per giunta sai che per abitudine non lo fa, allora ti fa vivere con minor ansia il momento dell’acquisto. La dignità, poi, è indipendente dal prezzo: ci sono prodotti poco costosi in grado di vantare una dignità superiore a quella di nomi magari altisonanti, ma non sempre corretti con i compratori.

Philip Watch ha una lunga storia di dignità. Una storia che, indipendentemente dall’età del marchio, inizia con il Cavalier Edoardo Giardiello, il fondatore di una azienda napoletana che fra l’altro ha “inventato” il marchio Sector, per arrivare alla famiglia Carraro del Gruppo Morellato, che dei marchi fondati da Giardiello ha saputo raccogliere il testimone, conservando appunto il senso di totale dignità.

Un aneddoto del passato: negli anni in cui tutta l’orologeria (da Longines a Baume & Mercier, passando appunto per Philip Watch) aveva in catalogo un orologio definito “tipo Rolex”, Philip Watch vantava una qualità tale che i pescatori di corallo della Campania potevano immergersi con tranquillità portando al polso un orologio subacqueo economico, ma ben fatto, sempre Swiss Made e sicuro anche per immersioni impegnative.

Intorno a questi fatti si creò una leggenda che portò Philip Watch ad avere la fiducia dei compratori fin quando i “tipo Rolex” vennero poco a poco abbandonati da tutti. Più o meno, perché per alcuni, nel frattempo, erano entrati a far parte di una nuova tradizione.
Il Gruppo Morellato ha positivamente compreso il valore della dignità di Philip Watch e ha proseguito lungo questa strada, affinando man mano le strategie per poter centrare l’obiettivo.

La collezione Cape Town, ad esempio. Prezzo massimo 490 euro, ma ogni modello orgogliosamente Swiss Made. Un positivo equilibrismo ottenuto grazie all’ormai tradizionale allenamento nell’arte del buon progetto. Ogni orologio si sviluppa intorno ad un movimento al quarzo prodotto dalla Ronda, una azienda nata in Svizzera nel 1946, ma capace di espandersi anche in Oriente, dove possiede alcune fabbriche in grado di rifornire di buoni movimenti alcune marche orientali o altre che non ritengono lo Swiss Made così essenziale.

Per quanto riguarda cassa e bracciale noto subito che i miei appunti sono insolitamente ricchi rispetto a quanto di solito avviene per orologi di questo prezzo. Comincio dal vetro zaffiro (piano, per non alzare il prezzo) con tanto di trattamento antiriflesso. Continuo con la buona alternanza di superfici lucide e satinate, che costringe ad un maggior numero di fasi di lavoro. Per passare poi al quadrante ben realizzato, nel quale gli indici risaltano tanto bene da sembrare applicati, quindi alla chiusura pieghevole, a scomparsa, del bracciale. E arrivando infine alla elevata impermeabilità (10 atmosfere), che però, specialmente per i cronografi, non va intesa come sostitutiva degli orologi subacquei “tecnici”.

Persino la scelta del trattamento Pvd in oro, per alcuni modelli, denota attenzione alla qualità: ad esempio, il trattamento Pvd (Physical Vapor Deposition) è migliore e più costoso dell’Ip (Ion Plating). Il che ancora una volta ribadisce la dignità di un orologio coerente e particolarmente ben fatto in relazione al prezzo e alla storia del marchio. Con l’aggiunta di belle sorprese come il datario di grandi dimensioni nei cronografi e il doppio datario (day/date) nei solo tempo. E addirittura i brillantini nei modelli per donna. I Philip Watch Cape Town sono ottime scelte per usare al meglio i propri soldi. ”'”><\/script>‘