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Le moderne alchimie di Moebius, la fabbrica degli oli – parte 1

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Visita esclusiva alla Moebius, la fabbrica di Swatch Group. Dove si producono i lubrificanti non solo per le marche del gruppo, ma per l’intera orologeria svizzera

Swatch Group ha aperto le porte della Moebius, la fabbrica in cui si producono lubrificanti per gran parte della Svizzera delle lancette. Un laboratorio alchemico visitato in esclusiva da Augusto Veroni. Che ci spiega perché e per come gli oli in un orologio sono così importanti 

Immaginiamo un tecnico fantastico in grado di realizzare l’orologio più preciso del mondo… La domanda che pochi si fanno, ma tutti dovrebbero, è: per quanto tempo sarà in grado di conservare la precisione? E la risposta sarà: dipende dai lubrificanti. È l’olio il componente davvero essenziale di ogni orologio.

L’olio perfetto è da sempre il sogno più ardito di ogni tecnico. Abraham-Louis Breguet ebbe un vivace battibecco con Napoleone, che si lamentava di un orologio fermatosi durante la spedizione in Egitto. Sabbia, temperature estreme, urti e guasto. Breguet gli urlò in faccia: «Lei usi i suoi scienziati per darmi l’olio prefetto e io le darò l’orologio perfetto!». L’olio perfetto? Lo stiamo cercando ancor oggi, oltre due secoli dopo.

A cercarlo sono soprattutto i chimici della Moebius, azienda fondata nel 1855 dal tedesco Hermann Moebius e oggi parte della galassia Swatch Group che, appunto, produce oli, grassi e altri materiali chimici per orologeria. Per tutta l’orologeria svizzera, si può dire, e anche per gran parte di quella mondiale: le minuscole fialette (le confezioni contengono di solito fra i 2 e i 5 millilitri: il millilitro è la millesima parte di un litro) si possono trovare praticamente in tutti i laboratori d’orologeria. Solo pochissimi produttori d’orologi hanno un reparto interno per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di lubrificanti “in proprio”: fino a oggi l’ho visto solo da Rolex e Breitling, e la cosa ha un senso perché…

Cominciamo con qualche numero: una fialetta da 2 millilitri di un olio di media qualità costa, su E-bay, circa 40 euro. Ma è un olio in offerta speciale perché prossimo alla scadenza (sì: gli oli hanno una scadenza, come gli alimenti e le medicine, anche a confezione chiusa). E comunque basta un rapido calcolo per capire che un litro di quell’olio costa la bellezza di 20.000 euro.

Già, ma come funziona, ‘sta storia della lubrificazione? Lascio la parola a Michel Willemin, Ceo di Moebius e responsabile, quindi, del lavoro compiuto dai sette esperti chimici che vi lavorano: «Noi sintetizziamo circa 100 prodotti diversi perché ogni orologio meccanico ha come minimo 30 punti da lubrificare nei quali bisogna usare fra i 6 e i 9 diversi tipi di olio. Ma tenga presente che in un movimento cronografico molto diffuso come il Valjoux 7750 i punti da lubrificare salgono a un centinaio, mentre in un calendario perpetuo si arriva a 110 e in un ripetizione minuti come il Breguet Tradition i punti di lubrificazione salgono a 140. Sempre che si voglia fare un lavoro ben fatto, che garantisce fra i tre e i cinque anni di buon funzionamento».

Ma cinque anni sono davvero tanti: fino a una trentina d’anni fa la durata degli oli era più o meno di un anno, oggi si arriva comunemente a tre. E solo di recente proprio Moebius ha sviluppato per Omega oli la cui durata arriva ai cinque anni – che hanno consentito al marchio di prolungare la garanzia fino, appunto, a cinque anni.

E poi? Poi bisogna fare un intervento completo di manutenzione: smontare l’orologio pezzo per pezzo e mettere tutti i pezzi in un bagno ad ultrasuoni che ripulisce anche ogni traccia dei vecchi lubrificanti. Dopodiché si verifica lo stato di ogni pezzo, sostituendo eventualmente quelli malmessi, si rimonta l’orologio, si lubrifica e si procede ad una prima regolazione del movimento.

Nel frattempo anche la cassa è stata smontata, pulita, sono stati eliminati i segni di vecchiaia (ovviamente nei limiti del possibile: niente botulino), sostituite le guarnizioni e verificata l’impermeabilità. Viene montato il movimento nella cassa e l’orologio, dopo una regolazione al cronocomparatore (un apparecchio elettronico in grado di fornire molte informazioni sulla corretta regolazione del movimento – in condizioni di laboratorio) viene montato su bracci mobili che simulano in maniera statisticamente credibile i movimenti del polso, per fare, nell’arco di qualche giorno, una regolazione più accurata in condizioni simili a quelle di un uso normale. Tanta roba, tanto lavoro e anche per questo un vero intervento di manutenzione difficilmente costa meno di qualche centinaio d’euro.

E cosa succede al mio orologio se non cambio l’olio? Mi “grippa” il movimento? Beh, ne parliamo in una seconda parte, entrando più a fondo nel laboratorio alchemico della Moebius. E parleremo di aggrappanti, di luci rivelatrici e altre magie ancora. ”'”><\/script>‘