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Le cronache di PDV: al Gran Premio Nuvolari, per seguire le auto d’epoca

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Paolo De Vecchi ci guida lungo il percorso Mantova-Rimini e ritorno. Fra spettacolari paesaggi e città d’arte, al seguito di un lungo corteo di vetture storiche: ospiti di Eberhard & Co., al Gran Premio Nuvolari

Le cronache di PDV – Percorsi di Viaggio III

Oltre mille chilometri, suddivisi in tre giornate (da 14 al 16 settembre) e con un percorso che attraversa le campagne, le colline e le più attraenti città di Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana. È questo il senso più genuino del Gran Premio Nuvolari, quest’anno giunto alla 28a edizione, uno degli appuntamenti più attesi per gli appassionati d’automobilismo d’epoca. Che, pur nella fatica della guida, provano esaltazione e godimento nello stare letteralmente per ore e ore al volante delle loro vetture storiche – con data di costruzione rigorosamente compresa tra il 1919 e il 1972, l’inizio e la fine dell’era meccanica delle quattro ruote -, in questa competitiva gara di regolarità (nata dalle costole della 1000 Miglia).

Certo, sullo sfondo c’è anche la piacevolezza dei magnifici paesaggi italiani, con le macchine che si muovono quasi esclusivamente su strade tanto impervie e suggestive, quanto poco battute e secondarie, in molti casi tracciate proprio negli stessi anni d’immatricolazione delle vetture d’epoca che oggi le percorrono. La partenza e l’arrivo sono su Mantova, la città nella cui provincia è nato il grande e mai dimenticato pilota Tazio Nuvolari (1892-1953), tanto vittorioso e altrettanto temerario, cui il gran premio è appunto dedicato.

Bisogna dire che quest’anno il Gran Premio Nuvolari si è dimostrato particolarmente seguito, con la partecipazione di circa 300 equipaggi, in gran parte stranieri, provenienti da ogni parte del mondo, e una ventina di Paesi rappresentati. Equipaggi che hanno sfilato tra le vie di città incantevoli, agli occhi dei forestieri, ma anche degli stessi italiani: come Gonzaga, Urbino, Città di Castello, Arezzo… E Siena, con la sosta in piazza del Campo (la stessa in cui si corre il Palio), a forma di conchiglia, che è uno dei momenti più suggestivi e memorabili del Gran Premio Nuvolari. Magnifica anche la serata di gala al Grand Hotel Rimini, con qualche equipaggio che si presenta con la polvere e la fatica della strada ancora addosso, ma che viene ugualmente e ben volentieri ammesso, con gli onori che si merita chi ha lottato tutto il giorno con i molti imprevisti del percorso. Le auto sono ordinatamente parcheggiate all’esterno, per la gioiosa curiosità del pubblico e l’intrattenibile felicità – tra ricordi nostalgici e giochi di fantasia – di anziani e bambini. Un momento da “Amarcord”, uno dei più famosi film del grande Federico Fellini, riminese di nascita, che ha girato alcune scene di quella pellicola proprio tra le sale del Grand Hotel, splendido e storico edificio costruito nel 1908 e oggi monumento nazionale.